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News

27 Aprile 2013

La rivoluzione BIM

Articolo di Pierluigi Mutti, tratto da L’ARCHITETTO, mensile del CNAPPC, numero 04 di aprile 2013

Tutti gli attori del processo di costruzione sono in questa fase coinvolti in un profondo ripensamento della loro funzione, dal progettista al costruttore e nessuno può esimersi dal mettere in discussione il proprio modo di lavorare. In questa rilettura operativa, concettuale e anche culturale l'evoluzione tecnologica gioca un ruolo decisivo. Il fattore che sta imprimendo un'accelerazione decisiva a questo processo si chiama BIM, Building Information Modeling e da tempo non è più un oggetto misterioso per tutti quanti hanno a cuore l'evoluzione della propria professione e attività e sanno guardare avanti. Si tratta di una piattaforma informatica che permette di progettare in 3D utilizzando veri oggetti (muri, pavimenti, solette ecc) e non elementi creati da insieme di linee, oggetti che però contengono una serie di informazioni decisive per la progettazione dell'edificio: caratteristiche tecniche e non solo dimensionali, da quelle energetiche a quelle acustiche, comprendendo tutti i dati necessari a prefigurare il risultato finale. Il prefisso `pre' è la questione decisiva, perché il cuore della filosofia della progettazione Bim è anticipare alla fase iniziale della lavorazione il massimo possibile di tematiche che nella procedura tradizionale vengono invece affrontate via via che emergono i problemi. Bim vuole dire delineare fin dall'inizio tutte le caratteristiche e le problematiche di un edificio — o struttura complessa che sia — e questa funzione è resa possibile, appunto, da un software che permette di definire qualsiasi parametro legato a qualsiasi parte del progetto. Questo tipo di processo, inoltre, rende possibile il dialogo tra il progettista architettonico e tutte le altre figure coinvolte nella definizione e realizzazione del progetto: strutturisti, impiantisti a qualsiasi livello, produttori di materiali, fino all'impresa di costruzione. È un modo nuovo, profondamente integrato, di porsi nei confronti dell'intero processo di edificazione, dall'idea al collaudo. 

Interviste a:

- Lorenzo Bellicini, direttore del Cresme;

- Graziano Lento, major account sales esecutive per l'Italia di Autodesk;

- Alberto Pavan, coordinatore di INNOVance;

- Giuseppe Rigamonti, amministratore delegato della Rigamonti Francesco S.p.A.;

- Anna Osello, docente al Dipartimento di Ingegneria Strutturale Edile e Geotecnica al Politecnico di Torino;

- Paolo Emilio Serra, BIM manager presso lo studio Antonio Citterio Patricia Viel and partners;

- Ezio Arlati, docente del Dipartimento di Architectural and Building Construction al Politecnico di Milano.

Dicono di noi

24 Aprile 2013

I contenziosi negli appalti: un settore che non conosce crisi... purtroppo!

Nel mondo delle costruzioni c'è un settore che non conosce crisi, sfortunatamente per noi, quello dei contenziosi. 

L'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili (ANCE) ha individuato una delle cause di questo problema, come di molti dei contenziosi nel privato, nell’inefficienza e inefficacia della comunicazione tra i vari attori del processo. Se è vero che da anni il progetto ha assunto il ruolo di centro e motore del processo di costruzione, com’è giusto che sia, è altresì evidente che la comunicazione dello stesso agli attori interessati è spesso assolutamente carente.

Consapevole di ciò, ANCE, quale primo promotore, insieme ad alcune università e istituti di ricerca italiani, ha partecipato, e vinto, al bando Industria 2015, con un progetto di ricerca visionario che punta a identificare univocamente tutti i prodotti della filiera delle costruzioni, dal cemento comune alla chiusura verticale, dalla copertura alla diga.

Questa sorta di codice a barre dell'edilizia sarà la base della prima banca dati nazionale contenente tutte le informazioni tecniche, scientifiche, economiche utili alla filiera delle costruzioni. Il sistema è stato pensato per favorire l'integrazione di tutti i soggetti del processo costruttivo al fine di eliminare le incomprensioni che generano inefficienze. Sul sito del progetto (www.innovance.it) si possono trovare maggiori informazioni circa i partecipanti e le finalità. Qui interessa ora segnalare che la prima parte del progetto, finalizzata alla definizione di un codice univoco identificativo per i prodotti della filiera delle costruzioni, è terminata così come la definizione, almeno per i prodotti da costruzione soggetti a marcatura CE, di una scheda tecnica unificata e normalizzata (già approvata da apposito tavolo tecnico in UNI).

Al netto di eventuali piccole correzioni che potranno esserci nel periodo di prova, tra un anno e mezzo, alla fine del progetto InnovANCE, il tecnico progettista potrà, sin dalle fasi preliminari del progetto, identificare un oggetto tramite il codice univoco ed essere sicuro che tutti gli attori coinvolti nel progetto, siano essi altri tecnici incaricati di progettazioni complementari (impianti, strutture, sicurezza in caso d'incendio,…) o le imprese costruttrici intendano lo stesso oggetto. Se si pensa che questo sarà forse il risultato più piccolo di InnovANCE si comprende l'attesa con cui si asepttano quelli sui prodotti.

Articolo dell'ing. Fulvio Re Cecconi (editoriale di Ingegneri 1-2/2013), tratto da Ingegneri.cc.

18 Marzo 2013

Intervista a Graziano Lento, Autodesk su Ingegneri.cc

Proponiamo un'intervista a Graziano Lento rilasciata al sito Ingegneri.cc, nella quale il major account manager AEC di Autodesk Italia risponde così alla domanda "Cosa ne pensa del progetto INNOVance a cui Autodesk partecipa la sua emanazione in Italia, OneTeam?":

"Il progetto INNOVance punta a creare la prima banca dati nazionale contenente tutte le informazioni utili alla filiera delle costruzioni. Il sistema favorirà l'integrazione dei soggetti coinvolti nel processo costruttivo per eliminare le incomprensioni che generano inefficienze. Partecipare a questo progetto che annovera associazioni e università prestigiose è per noi un motivo di orgoglio. Siamo consapevoli che il percorso da effettuare sarà lungo, ma personalmente nutro grandi speranze che il progetto porterà finalmente a una efficace standardizzazione dei materiali e dei processi edilizi con l'eliminazione dei problemi interpretativi che spesso deve scontare il settore dei lavori pubblici".

 

07 Marzo 2013

Alberto Pavan intervistato a Radio24 - La radio de Il SOLE 24 ore

Seconda puntata dell'intervista all'interno del programma Smart City di Radio24.

Scarica il PODCAST della puntata del 06/03/2013.

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